Autore
Usai, Niccolò

Titolo
Fattibilità del piano e governo dell'incertezza negli strumenti a supporto della continuità aziendale = Plan feasibility and uncertainty management in the tools supporting going concern restructuring
Periodico
Il diritto fallimentare e delle società commerciali
Anno: 2024 - Volume: 99 - Fascicolo: 5 - Pagina iniziale: 834 - Pagina finale: 852 - Parte: 1

L’articolo analizza i poteri del tribunale in sede di omologazione degli strumenti di ristrutturazione a tutela della continuità aziendale dopo il recepimento della Direttiva (UE) 2019/1023, con particolare riferimento al tema del c.d. controllo di fattibilità del piano. Ripercorrendo l’evoluzione del controllo giudiziale sulla fattibilità del concordato preventivo, viene analizzato il nuovo parametro di cui all’art. 112 CCII, da un lato illustrandone il funzionamento concreto e i limiti, dall’altro estendendo l’analisi anche ai poteri di controllo del tribunale sulla fattibilità degli accordi di ristrutturazione dei debiti e del piano di ristrutturazione soggetto a omologazione. Ne emerge un mutamento di paradigma, che ha limitato l’ingerenza del tribunale nel processo decisionale dei creditori, a fronte dell’assunzione consapevole e informata da parte di questi ultimi del rischio derivante dall’insuccesso del piano proposto dal debitore. The article analyses the powers of the court in the confirmation phase of the restructuring instruments protecting the business going concern after the transposition of Directive (EU) 2019/1023, with particular attention to the issue of the feasibility of the plan. Tracing the evolution of the judicial assessment of the feasibility of the “concordato preventivo”, the article analyses the new criteria set forth by Article 112 of the Insolvency Code, on the one hand illustrating their functioning and limitations, and on the other hand extending the analysis to the court’s feasibility assessment also on the “accordi di ristrutturazione dei debiti” and the “piano di ristrutturazione soggetto a omologazione”. The result is a paradigm shift, as the interference of the court in the creditors’ decision-making process has been limited, being counterbalanced by their informed consent and assumption of the risk arising from the failure of the debtor's proposed plan.



SICI: 0391-5239(2024)99:5<834:FDPEGD>2.0.ZU;2-E

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