Autore
Marchesin, Leonardo

Titolo
Oltre il consenso. I limiti dell’'Individual Control Model' e prospettive per un approccio collettivistico alla sorveglianza contemporanea
Periodico
Rivista italiana di informatica e diritto
Anno: 2025 - Volume: 7 - Fascicolo: 1 - Pagina iniziale: 1 - Pagina finale: 23

La sorveglianza contemporanea non ha portato soltanto vantaggi alle società post-moderne. Le attività di "dataveillance", "data mining" e "profiling" rappresentano un pericolo reale nella maggior parte delle comunità umane odierne. Tale rischio riguarda non soltanto gli individui, vittime quotidiane di discriminazioni o visioni distorte della realtà, ma anche la collettività democratica in cui essi vivono, esposta alla progressiva erosione dei suoi principi fondamentali e delle pratiche dialogiche di cui si nutre. L’approccio tradizionale alla privacy e alla sua tutela (c.d. "Individual Control Model") tenta, come dimostrato soprattutto dalla logica del consenso insufflata dal legislatore europeo nella disciplina del GDPR, di reagire a tale situazione di allarme riponendo tutte le proprie speranze nel rafforzamento del singolo e dei suoi diritti. Tuttavia, prassi quotidiane e studi scientifici hanno dimostrato l’inefficacia di un simile orientamento, il quale, da solo, rischia di peggiorare una condizione già emergenziale. Si rende, dunque, necessario un mutamento di paradigma, ovvero l’elaborazione di un sistema complessivo che, affiancandosi a quello già esistente, riesca a garantire una protezione effettiva delle persone e della loro privacy. Poiché, infatti, i pericoli generati dalla "dataveillance" riguardano non soltanto il soggetto ma anche la comunità intera, è necessario iniziare a pensare a delle risposte alla sorveglianza contemporanea che si avvalgano anche e soprattutto della forza collettiva del "demos" (c.d. "Societal Structure Model").



SICI: 2704-7318(2025)7:1<1:OICILD>2.0.ZU;2-1
Testo completo: https://www.rivistaitalianadiinformaticaediritto.it/index.php/RIID/article/view/317

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