Autore
Marletta, MassimilianoTitolo
'Blockchain' e buona fede: riuscirà la tecnologia a sostituire la fiducia?Periodico
Rivista italiana di informatica e dirittoAnno:
2025 - Volume:
7 - Fascicolo:
1 - Pagina iniziale:
1 - Pagina finale:
12Il contributo esamina in profondità la complessa relazione tra "smart contracts" e principio di buona fede, che rappresenta un cardine fondamentale del diritto contrattuale tradizionale. Gli "smart contracts", con le loro caratteristiche distintive di automazione, immutabilità e decentralizzazione, offrono significativi vantaggi in termini di efficienza e rapidità nell’esecuzione delle obbligazioni contrattuali. Tuttavia, queste innovazioni tecnologiche sollevano questioni critiche riguardanti la loro capacità di adeguarsi a circostanze impreviste e di rispettare gli obblighi di cooperazione e lealtà tra le parti coinvolte. Il contributo analizza se e come il principio di buona fede, che è consolidato nel diritto civile italiano e riconosciuto anche nei Princìpi Unidroit, possa essere applicato in modo efficace ai contratti digitali. A tal fine, vengono proposte soluzioni innovative, come l’inserimento di clausole di "hardship" automatizzate, che potrebbero garantire una maggiore flessibilità e protezione per le parti. Inoltre, viene approfondito il ruolo cruciale della trasparenza e degli obblighi informativi all’interno del contesto degli "smart contracts", evidenziando le sfide che questi strumenti pongono alla fiducia reciproca tra le parti. L’obiettivo finale di questo lavoro è fornire un quadro critico e costruttivo per l’evoluzione della contrattualistica digitale, promuovendo un dialogo tra innovazione tecnologica e principi giuridici tradizionali.
SICI: 2704-7318(2025)7:1<1:'EBFRL>2.0.ZU;2-I
Testo completo:
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