Autore
Conte Rosanna

Titolo
Luigi (Gino) Vittorio
Periodico
Resistoria
Anno: 2022 - Volume: Q - Fascicolo: 4 - Pagina iniziale: 151 - Pagina finale: 161

Nato a Napoli nel 1910, fu un antifascista nelle azioni e non nei ragionamenti fin da giovanissimo. Orfano di padre fu un ragazzo irrequieto e già a 14 anni fu nel mirino della Questura. Attraversò il carcere e il confino e a 17 anni subì la prima condanna a 4 mesi di reclusione per delle scritte inneggianti a Lenin e contro Mussolini. A vent'anni, essendo soggetto a perquisizioni e fermi in alcune occasioni e decise di chiedere la riabilitazione che non gli fu concessa. Nel gennaio del 1931 fu arrestato e condannato a 3 mesi di reclusione per aver appeso un drappo rosso al ponte della Sanità con l'invito a scioperare. Sempre sorvegliato, nel 1933 presentò istanza di riabilitazione, ma nel luglio dello stesso anno fu ammonito e il 25 novembre gli furono comminati cinque anni di confino a Ponza. Chiese il riesame della decisione, ma gli fu negato. Partecipò alla protesta collettiva che vide 268 confinati a Ponza tradotti nelle carceri di Poggioreale e sottoposti a processo; Gino fu condannato a 10 mesi di carcere. Quando uscì, facendo atto di sottomissione al Duce, presentò richiesta di proscioglimento che a marzo del 1936 gli fu concesso. Il 20 agosto tornò a Ponza per sposare una ragazza dell'isola e i suoi rapporti con gli amici confinati continuarono poiché avendo imparato il mestiere di odontotecnico si recava spesso a Ponza per motivi di lavoro. Nel giugno del 1937 fu riabilitato e si alleggerì la sorveglianza, ma non s'interruppe e nel ‘42 fu diffidato dal recarsi a Ponza nel timore di potesse avere rapporti con persone sgradite al regime lì internate e confinate. Partecipò alle Quattro Giornate combattendo e con l'incarico di organizzare le squadre addette a piantonare i negozi per evitare gli aumenti speculativi dei prezzi. Diventato segretario provinciale dell'Anpi si trovò coinvolto nella sommossa che scoppiò a Somma Vesuviana. E' morto il 30 agosto del 1963.



SICI: 0392-2421(2022)Q:4<151:L(V>2.0.ZU;2-B

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