Autore:
Scala, Raffaele Titolo:
Filippo RussoPeriodico:
ResistoriaAnno:
2022 - Volume:
Q - Fascicolo:
4 - Pagina iniziale:
87 - Pagina finale:
100Nato a Torre Annunziata nel 1882, avviato al lavoro da bambino, lo troviamo nella segreteria della Camera del lavoro nel 1908. Nel dopoguerra guida la Lega Mugnai- partecipando, nel 1919, al Consiglio Generale delle Leghe- e agli scioperi dei lavoratori dell'Arte Bianca. Nel 1924 si iscrive al Partito comunista
La sua attività ntifascista si intensifica e quando viene soppressa la lega dei braccianti, scapisce che rischia l'arresto e decide d'iscriversi al sindacato fascista, pur se per poco tempo . Nel 1926 va in Russia con una delegazione operaia comunista. Arrestato nel 1927 e mandato al confino a Ustica, Lipari, Tremiti, ottiene poi la commutazione in ammonizione e può tornare a Torre nel 1931. Sciolto dall'ammonizione nel 1932, e inserito nella lista dagli antifascisti da arrestare in particolari circostanze, rimane sempre strettamente sorvegliato, ma s'impegna a ricostituire il partito comunista e a fare propaganda. Subisce la purga fascista ed è nuovamente arrestato nel 1937, ma per poco. Dopo l'8 settembre 1943 combatte contro i tedeschi e nell'ottobre è rappresentante del PCI nel Comitato di Liberazione locale. Nello stesso periodo si adopera per la ricostituzione del PCI e della Camera del Lavoro; è eletto al Comitato provinciale, partecipando poi al primo Consiglio nazionale del Pci dopo il 1945. Schieratosi con l'adesione della CGL alla CGIL, ne assume anche funzioni dirigenti. Attivo nel partito fino alla fine che avviene nel 1965
SICI: 0392-2421(2022)Q:4<87:FR>2.0.ZU;2-F
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