Autori:
Velotti, Patrizia,
Bruno, SerenaTitolo:
L’odio e le sue ragioni: legami negati della vita psichicaPeriodico:
Giornale italiano di psicologiaAnno:
2025 - Fascicolo:
4 - Pagina iniziale:
969 - Pagina finale:
986Il presente lavoro intende esplorare il ruolo dell’odio nella teoria e nella clinica psicodinamica, mettendone in luce le funzioni costitutive e trasformative. Sin dalle prime riflessioni freudiane, esso si configura in rapporto indissolubile con l’amore, dando forma a quella condizione di ambivalenza che caratterizza le relazioni umane. Lungi dall’essere unicamente distruttivo, l’odio svolge una funzione costitutiva per il Sé, permettendo di distinguere l’oggetto, di riconoscere l’alterità e aprire lo spazio relazionale. Autori contemporanei hanno approfondito questa dimensione, sottolineandone la portata generativa nella costruzione dell’identità e del pensiero. Tuttavia, quando non è simbolizzato o trasformato, l’odio può diventare fonte di sofferenza, manifestandosi come agito, sintomo somatico o auto-distruttività . La tradizione psicoanalitica, da Freud a oggi, mostra quanto la sfida non consista nel reprimere o negare l’odio, ma nel riconoscerlo, rendendolo pensabile e integrarlo nell’esperienza affettiva, trasformandolo così in "motore del legame". L’articolo esplora dunque tre prospettive complementari: l’ambivalenza amore-odio come fondamento della vita psichica, la funzione costitutiva dell’odio nel processo di soggettivazione e la formazione degli oggetti dell’odio, esaminata attraverso il paradosso del narcisismo delle piccole differenze.
SICI: 0390-5349(2025)4<969:LELSRL>2.0.ZU;2-7
Testo completo:
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https://www.rivisteweb.it/doi/10.1421/118811Esportazione dati in Refworks (solo per utenti abilitati)
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